giovedì 17 novembre 2011

L'OROLOGIO BIOLOGICO

Se sei una donna, avvicinarsi ai trent’anni significa ritrovarsi circondate da amiche che una volta erano persone quasi normali, ma che improvvisamente si trasformano in dementi all’ultimo stadio.
La demenza è strettamente correlata all’età perché a un certo punto evidentemente vengono possedute dal demone della riproduzione. Se ci esci il venerdì sera, tu che vuoi soltanto passare una serata divertente a sparare cretinate come al solito, ti ritrovi, senza neanche sapere come, incastrata ad un tavolino con una che una volta tornava a casa sui gomiti e adesso non fa che sospirare e dirti “quanto sarebbe bello avere un bambino”.
Se poi per disgrazia, incontrate un pargolo in tenera età, se ancora nel passeggino meglio, esse entrano in modalità decerebrata totale:”E quant’è caaaarino!!! Tesooooro … E pu pu pu pu … Ma ti mangerei di baci, ti mangerei … Puuuulcino! Non è caaaarino da morire?!”
Posso dire? No! Non è carino cazzo!!! Ha una testa che pare un cocomero ammaccato, quattro capelli in croce e gli arti di un ragno. E sbava. E sono piuttosto sicura che abbia appena mollato.
E la storia che “i bambini son tutti belli” è una cagata pazzesca.
Ed è così che se prima eri anche una brava persona, diventi un mostro omicida.
Devi vedere come ti guardano inorridite … “Ma quindi tu non vuoi un bambino?!?!”
Beh, senti, mai dire mai, ma la momento l’idea di espellere un pallone da basket dalle mie parti intime dopo aver passato nove mesi piegata a 90 con le caviglie di Hulk non mi sorride particolarmente …
Sarò impopolare, ma non è neanche colpa mia se al momento ho l’istinto materno di un comodino dell’Ikea.
 La verità però è che non solo non ci so fare coi bambini, non so come tenerli in braccio e non so mai cosa dire … A me i bambini terrorizzano proprio. Non c’è niente da fare, se vuoi farmi morire di paura basta farmi vedere un horror dove ci sia un bambino …

E vatti a fidare …

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