mercoledì 28 marzo 2012

ARRIVA IL CALDO

Arriva la primavera, arriva il caldo e comincia la sfilata degli orrori.

Per carità, anche d’inverno di disgrazie in giro se ne vedono, ma appena il clima si fa più mite la situazione va decisamente fuori controllo.

Non fraintendetemi, non sono fissata con la moda, sono abbastanza democratica. Ma a tutto c’è un limite. Ieri dal tram ho visto una ragazzina con la conformazione fisica di un’otaria che aveva avuto la geniale idea di infilarsi in un paio di fuseaux di 4 taglie in meno con delle deliziose aperture strategiche sui lati. Ti prego, non farlo mai più. Anche se forse sei giustificata perché una volta messi ti è assolutamente impossibile toglierli.

Ora, la mia impressione è che ultimamente valga TUTTO. Non si capisce più niente. Ormai di “stili” ce ne sono un fantastilione. A parte il fatto che puoi metterti quello che ti pare, tanto basta dire le parole magiche “ma è vintage!” perché vada tutto bene, al massimo ci si può sempre giocare qualcosa di incomprensibile per chiudere la bocca a tutti. Tipo: rockabilly, steampunk, retrò chic … Ma dico io, machemmminchia vuol dire?!

Adesso guarda, a questo punto ci provo anch’io. Esco col pigiama coi conigli di mia mamma e dico che sono rockadecoretròpunk. Ah, voglio proprio vedere.

Che poi la cosa fantastica è che se ti vesti normale sei il peggio sfigato. Come?! Non hai neanche un piccione imbalsamato in testa? Hai i calzini uguali?! Il reggiseno lo metti ancora SOTTO la maglietta?! Euuuuu, ma sei l’ultima!!!

Un’altra categoria che mi manda ai pazzi sono quelli che essendo belli pensano che tutto sia concesso. NO. Ci sono cose che NON SI FANNO comunque.

Questa è una battaglia che combatto da anni con Cervello. Che si ostina tutte le estati a presentarsi beato con degli atroci costumini a mutanda. Minchianonsipossonovedere!!! E TUTTE le volte che glielo faccio democraticamente e gentilmente notare, mi risponde SEMPRE la stessa cosa: “Perché? Mi sta male?”

No, gioia santa, non ti sta male. Sei un bel manzo, non può starti male. Però è ORRIBILE, chiaroooooooooooo?! Perciò ti prego, ti imploro, te lo chiedo qui davanti a tutti, per pietà, quest’estate possiamo fare un falò coi tuoi costumi, cominciando magari da quello verde pistacchio e quello rosso col TRIBALE dietro, che mi viene l’orticaria solo a pensarci?!

L’estate scorsa l’ho portato in Australia dove era inverno, per evitare di vederli. Bene, quest’anno riusciamo ad evitare di farci 30 ore di volo per evitare il problema?! Abbi un po’ di cuore, amore mio, non voglio anche stavolta dovermi travestire con parrucca, occhiali e cappello per non farmi vedere in giro con un tronista …

Ti amo, ma se ti rivedo conciato così è finita, giuro.


giovedì 22 marzo 2012

MINCHIACHEFIGO

                

Si sa, prendere un cane è un ottimo modo per rimorchiare. Ma sì, perché così gli altri con la scusa di accarezzarlo e di farti domande su di lui, creano l’occasione perfetta per attaccare bottone.

Fate però mooolta attenzione al cane che scegliete di portare a spasso. Io, per esempio, ho sbagliato tutto.

La mia Petra è bellissima. In più è enorme, perciò è un po’ difficile non notarla. Peccato solo che abbia proprio il musetto da pitbull.

Morale della favola, grazie al mio cane io fondamentalmente rimorchio solo tamarri. Ma tamarri tamarri tamarri.

Roba che la frase tipo con cui approcciano è un classico: “Minchia che figo (da pronunciarsi minghiachefffffffigo)!!!”

Poi parte quello che io chiamo il “totorazza”, vale a dire: “Minghia, ma è un pitbull/un dogo/un presa/un corso/un american staffordshire?”

Che poi … Cazzo ne so?! L’ho presa in canile, sarà un incrocio, ma mmmminchia l’enciclopedia completa in 25 volumi dei molossi non mi è ancora arrivata, scusa …

Ma poi levati, CHE TI ODIO.

Comunque, il migliore è stato uno che è riuscito a farmi la seguente domanda, vincendo a mani basse il “totorazza”:” Ma è un incrocio di pittbulldogopresacorsobullmastiffstaffordshirealano?!”

Sì, guarda, forse in mezzo c’è anche un comodino dell’Ikea, però non son sicura, mi devo informare …

Ma sant’Iddio …

mercoledì 21 marzo 2012

MIA MAMMA è UNA TIGRE




Eh sì, sono sparita per un bel po’… E onestamente temevo che non sarei riuscita a scrivere per molto più tempo.

Che la mommy si era sbriciolata il polso destro già lo sapete. Ma quello che non sapete è che a causa di questa megafrattura, è stata costretta a rimandare un’intervento al cuore che avrebbe già dovuto fare da un po’.

Purtroppo rimandarlo non si è rivelata una grandissima idea, perché è rapidamente peggiorata e l’han dovuta operare comunque ancora col gesso.

La poveretta ha quindi dovuto affrontare un’operazione di più di 7 ore con ancora il polso maciullato, oltretutto.

Però, lasciatemelo dire … Mia mamma è proprio una figa. In teoria, avrebbero dovuto dimetterla per trasferirla in clinica per la riabilitazione il 26. E invece, OGGI la trasferiscono già!!!!

A parte il fatto che è una roccia, deve aver talmente rotto i coglioni giorno e notte che hanno deciso che era meglio accontentarla e levarsela dai piedi il più in fretta possibile. Che poi, se avessero chiesto a me, gliel’avrei potuto dire subito che non è MAI il caso di farla incazzare.

Tanto per darvi un’idea, riporto qui le ultime parole della mommy prima di entrare in sala operatoria. Casomai vi aspettaste una scena strappalacrime in cui mi ricorda tutto il suo amore per me, mettete pure via i fazzoletti.

Lei: “Ma i miei capelli sono più scuri?”

Io (pensando di farla contenta): “Eh sì, un pochino sì!”

Lei: “ Ecco, lo sapevo, ‘sta parrucchiera NON CAPISCE MAI UN CAZZO!!!”

Dolce mammina mia …

giovedì 8 marzo 2012

L'8 MARZO MI INCAZZO SEMPRE

Sull’8 marzo, come su tantissime altre cose sfortunatamente, di banalità se ne dicono una MAREA.

Cercherò perciò di evitare qualunque allusione a tutto ciò, comprese le genialate tipo”le donne vanno rispettate tutto l’anno!”. Ma va’?!

Oggi stavo girando per fare le commissioni per la mommy dal polso fratturato, quando passando davanti ad un bar leggo la seguente frase scritta su un bel cartoncino, ovviamente giallo:”L’8 marzo non sentitevi grandi perché è la festa della donna, già solo essendo donne siete grandi”. Minchia come mi fanno incazzare ‘ste robeeee!!!! Mi è venuta solo voglia di risalire in macchina e sfondargli la vetrina.

Perché le banalità più atroci son proprio queste … Che mi ricordano altre frasi tipo “io adoro i gay, i gay sono persone meravigliose!”. Ma che caaaaaazzo dici?! I gay sono persone. Punto. Le donne sono persone. Punto. Perciò non si è grandi solo perché si è donne e non si è meravigliosi e sensibili solo perché si è gay. In quanto PERSONE, tra le donne ci sono grandi e meschine, emotive e glaciali e tra i gay ci sono i meravigliosi e gli stronzi patentati. Ma fatevi furbi, va’ …

Comunque, ecco il mio regalo per voi. Non vi arrabbiate, ma lasciate che vi tiri invece su il morale perché comunque sia il vostro partner, non sarà MAI peggio di così:


E se lo è … Beh, avete bisogno di un aiuto professionale.
Auguri né!

lunedì 5 marzo 2012

QUESTA è SPARTA




I film rovinano gli uomini.

Gli uomini infatti per certe cose non smettono mai di avere otto anni. Loro si immedesimano poverini …

Le pellicole che hanno tragicamente minato i cervelli maschili negli ultimi anni sono principalmente due.

Il primo è “UNA NOTTE DA LEONI”. Tale film ha anzitutto alzato a livelli fuori controllo le aspettative degli uomini riguardo l’addio al celibato. Ora son tutti convinti che se non dura almeno tre giorni e non rischi minimo sei volte la morte, allora è stata proprio una palla da sfigati. Ma fin qua, fa ancora niente …

L’errore gravissimo che commettono è pensare che facendo una roba del genere si possa passarla liscia. Dimenticatelo. Ora.

Nel primo “Una notte da leoni”, lo sposo sparisce per tre giorni nel nulla per poi presentarsi sfatto e in ritardo all’altare. Ma a quanto pare non era abbastanza, perché nel secondo, il futuro marito, udite, udite, atterra direttamente sulla sposa con un motoscafo, con la camicia a brandelli e un tatuaggio nuovo nuovo e delicatissimo IN FACCIA.

Nei film, la sposa non fa una piega, sorride sollevata e tutto è bene quel che finisce bene.

Ma ti paaaaaare?!

Ma mmmmminchia, ma calcola che se ci provi tu a fare una cosa così non può finir bene, credimi … Come minimo la sposa si rimbocca il vestito, si toglie le scarpette e ti gonfia di calci in culo. Così poi quando sei svenuto suo padre può passarti ripetutamente sopra con un’asfaltatrice, giusto un attimo dopo che il prete invece di darti l’estrema unzione ti ha scomunicato.

Vedi tu … Vorrei vedere voi, se la vostra futura moglie si presenta bella fresca con sei ore di ritardo, l’abito chiazzato di coca e havana e i piercing ai capezzoli.

Chiarito ciò, passiamo al secondo film che ha fritto i cervelli di mezzo mondo: “300”.

Aaaaaah come è piaciuto “300” ai maschietti … Per carità, è piaciuto anche a me, come anche “Una notte da leoni”, però baaaaasta!

Allora, per esempio, Dementalist dopo averlo visto mi ha guardato storto sei mesi perché “avevo la faccia da persiana” … 

Poi, ancora oggi, ogni tanto va in trance e quando gli faccio presente qualcosa mi risponde:” Eh, ma … Questa è Spaaaaarta!”

No, ciccio, questa non è Sparta … Questa è casa mia e fidati … È molto peggio.