mercoledì 29 febbraio 2012

LA LIBERA USCITA


Leggendo il mio post di gennaio “UN’INFANZIA FELICE”, avrete probabilmente intuito che sono cresciuta praticamente a Guantanamo.
Ma se nell’infanzia mi facevo già due palle così, durante l’adolescenza le cose non potevano che peggiorare …
Già, perché verso i sedici anni ti viene anche un tantino voglia di uscire la sera. Chiaramente a casa mia non se ne parlava neanche. A sedici anni non potevo assolutamente uscire di sera. La cosa è leggermente migliorata, ma neanche tanto, verso i diciotto. Potevo uscire, ma massimo all’una dovevo timbrare il cartellino di rientro.
Cosa può fare a questo punto un’adolescente che non vuole essere marchiata come la regina degli sfigati? Le soluzioni che mi vennero in mente erano fondamentalmente due: andare a dormire a casa di amiche con genitori compiacenti o farmi furba e cercare di salvare un minimo la faccia.
La prima soluzione era la migliore, ma non sempre fattibile e ha oltretutto, in più di un’occasione, scatenato disastri di portata stellare. Ma di questo parleremo domani, dato che le mie tragiche figure di merda quando venivo beccata meritano il giusto spazio.
La seconda era molto elaborata, ma funzionava.
Allora io a mezzanotte e un quarto entravo in discoteca e salutavo più gente possibile, dandomi arie da grandissima mondana. Tempo utile per sembrare socialmente inserita: mezz’ora. All’una meno un quarto sgattaiolavo fuori di soppiatto, facevo un kilometro di corsa per scomparire alla vista di chi era fuori dal locale (saltando anche da un cespuglio all’altro, per sicurezza) e mi fiondavo in taxi per materializzarmi a casa in tempo.
Faticosissimo.
Ma il piano non finiva mica qui. Troppo facile. Il sabato dopo, quando incontravo la solita gente, non mancava mai qualcuno che mi chiedesse:”Ma che fine hai fatto sabato scorso?! Non ti ho più vista!” A quel punto, le strade erano due: faccia malandrina, mezzo sorriso e:”Guarda, ero troppo ubriaca, forse ero in  bagno, non mi ricordo niente, però che serata!” oppure, faccia annoiata e superiore e:”Ma era pieno di sfigati, me ne sono andata verso le due e ho raggiunto degli amici ad una festa in collina …”
Allora per funzionare, funzionava.
Gli effetti collaterali sono: quadricipiti da centometrista e sdoppiamento della personalità.
Però ne è valsa la pena. Credo. Aspetta che chiedo all’altra me …

domenica 26 febbraio 2012

GLI EMO

Anche quando io ero al liceo c’erano delle mode, ovviamente. Fondamentalmente gli stili tra cui scegliere erano cabinotto (un po’ da fighetti), tamarro (un evergreen che non credo necessiti precisazioni) e alternativo (che comprendeva un tot di idee, dal trasandato al metal, al punk). Bom, finita lì.
Sceglievi cosa mettere e tanti saluti.
A quanto pare invece oggi, lo stile non si limita all’abbigliamento. Se sei un’ adolescente e ti definisci in un certo modo, devi dimostrarlo anche con modi di vivere e sentimenti.
Il fenomeno (da baraccone) che mi turba di più sono gli EMO. Allora, per quanto ne ho capito io, se vuoi essere emo devi farti anzitutto una cofana di capelli, possibilmente nero pece, e deve sembrare che te li abbia tagliati una marmotta sotto allucinogeni. Per quanto riguarda l’abbigliamento, l’obiettivo finale è che non si capisca minimamente se sei un uomo o una donna. Ma soprattutto devi essere un sacco triste. Anche se quel giorno tuo padre ti ha finalmente comprato il motorino, la vita deve farti cagare uguale. Altra cosa importante, non devi far tanto lo schizzinoso, cioè devono piacerti in egual misura maschi e femmine. Che poi non dev’essere così complicato dato che tanto è impossibile distinguerli uno dall’altro.
La mia adolescenza non sarà stata un bijou, però almeno nessuno pretendeva che mi piantassi una lametta nel braccio o mi limonassi la mia compagna di banco solo perché quel giorno avevo su una certa felpa.
Siccome mi piace essere precisa, adesso vi mostro com’è un emo, almeno siam sicuri di esserci capiti.



 Ora, riguardatelo bene bene. Eeeeeh, sì, amici miei, il nostro emo è Dementalist!
Adesso ditemi se non ho fatto un capolavoro per la festa in maschera di sabato.
L’unica cosa è che non ha proprio voluto che lo tagliuzzassi un po’ sul serio per perfezionare il tutto. Che pesante però …



giovedì 23 febbraio 2012

I LINK SU FACEBOOK


Ultimamente, se sono a casa, mi capita di postare il blog su facebook più volte al giorno. Per carità, non lo nego.
Ma sarà poi davvero questa gran rottura di coglioni per chi se lo ritrova sulla home page?
Bah …
Io sì che ogni giorno vedo cose che voi umani … Gente che posta dei link che mi vien voglia di bussare alla loro porta solo per dargli una testata appena aprono.
A parte che non se ne può quasi più delle foto di gattini, cagnolini, coniglietti, cricetini, bambini che si tengono per mano e coppie di strafighi che limonano nel tramonto, la parte peggiore sono le FRASI.
Eccone qualche esempio:
“RIDI, RIDI SEMPRE!” Ora io ti chiudo le dita in un cassetto e voglio vederti ridere sempre.
“SE MI INCROCERAI SULLA TUA STRADA POTRAI AMARMI O ODIARMI, MA DIFFICILMENTE TI DIMENTICHERAI DI ME” Davvero?! Calcola che non so neanche perché siamo amici su facebook …
“HO SEMPRE AVUTO PAURA DI PERDERE LE PERSONE CHE AMO. OGNI TANTO MI CHIEDO SE QUALCUNO HA PAURA DI PERDERE ME” Guarda, mi sa di no.
“CERCO UN POSTO FISSO NEL CUORE DELLE PERSONE” Auguri, di questi tempi il posto fisso … Poi, tra l’altro, ma perché a questa frase è abbinata la foto di Vin Diesel?! Perchèèèèèèè?!
“AMAMI E TI DARò TUTTA ME STESSA. MA SE MI DELUDI POSSO DIVENTARE UNA STRONZA” Ma va’?!?! Solo tu!
“PRENDILA … SBATTILA AL MURO … BACIALA …” Occhio ai consigli che dai. Qua siamo nel penale.
Detto ciò e fatte le opportune riflessioni, non credo di sentirmi particolarmente molesta se posto il blog più di una volta al dì …

mercoledì 22 febbraio 2012

I DINOSAURI NON SONO ESTINTI!



Come forse ricorderete, sabato sera Dementalist ed io siamo andati ad una festa di Carnevale … Ora, forse io sono un po’ arrugginita per quanto riguarda l’argomento party, ma vorrei comunque condividere con voi alcune cose.
In primis vi comunico con gioia e stupore che i dinosauri non sono estinti!!! Ne sono ormai certa perché ne ho visti moltissimi sabato sera. Ad un certo punto ho anche creduto di vedere mio padre travestito da poliziotta sexy. Sotto un certo punto di vista è stato piacevole, perché credo che non mi sentirò mai più troppo vecchia per andare alle feste. Se non altro io ancora non ho bisogno del catetere.
Parliamo poi della famosa “selezione all’ingresso”. Per carità, fa piacere non dover passare la serata in compagnia di tutti gli animali della città, però mi sa che stavolta hanno un tantino esagerato … A forza di far selezione siamo rimasti giusto in  quattro stronzi che tanto valeva farla nel salotto di casa mia la festa.
La “selezione” ha avuto come risultato anche che i tre quarti di quelli che erano dentro facevano parte della cosiddetta “Torino bene”. In parole povere, un ricco parterre di facce di merda convinte di essere la buonanima di Agnelli. Ho passato metà serata ad ascoltare mio malgrado dei tronfi sfigati con la tipica faccia da “lei non sa chi sono io” dire:”Senti io conosco M******! Chiamami F***** che mi fa entrare subito!” e così via. Ma senti, decerebrato, siamo a Torino mica a Città del Messico, te ne accorgi persino tu, no?! Ecco, quindi calcola che ‘sti due li conosciamo un po’ tutti, perciò abbassa le penne e torna a far la fila con la tua badante, da bravo …
Ma poi, non per far le pulci, ma per 35 euro non pretendo il Dom Perignon, però magari non darmi da bere l’olio per motori che io ci resto un po’ male e poi domani vorrei andare a farmi una passeggiata invece che una lavanda gastrica.
Bene, sapete che vi dico? Io l’anno prossimo Carnevale lo festeggio da Toni Lo Zozzone. Meglio una gara di rutti che tutta questa “classe”!

lunedì 20 febbraio 2012

LA TECNOLOGIA è MAGIA


Per me la tecnologia è praticamente MAGIA.
Tutto ciò è mooolto affascinante, ma crea un tantino di problemi. Una volta ho quasi buttato via un lettore dvd. Per fortuna Cervello mi ha fermato in tempo, rimettendo a posto la spina.
Inoltre, probabilmente gli oggetti sentono l’odore della mia paura (un po’ come fanno i cani) e si autodistruggono per farmi dispetto. Ho fritto una quantità di cellulari e macchine fotografiche che non ne avete neanche un’idea …
Chiaramente il computer è l’enigma più grande della mia vita. Basta pensare che non solo non ho minimamente idea di come funzioni, ma fondamentalmente lo uso giusto per fare al massimo un paio di robe. Senza contare che batto ancora con due dita, come la Fletcher nella sigla della Signora in Giallo, tanto per capirci.
Bene, questo spiegone era per dirvi che mi sa che il portatile mi sta abbandonando. Stamattina lo porto dal dottore, speriamo bene.
Come già detto, non sono un hacker però il fatto che mi compaia continuamente la scritta “si consiglia di cambiare la batteria”, mi fa sospettare che la batteria sia da cambiare. In più ieri ero al telefono con la mamma e lei mi ha chiesto se stavo passando la lucidatrice, ma era solo il rumore del computer. E anche questo non mi sembra troppo un buon segno ….
A presto, forse.

venerdì 17 febbraio 2012

APPELLO A TUTTE LE UNITà

Sarò breve.
Domani sera Cervello ed io si esce. Ho bisogno perciò delle collaborazione di tutti voi per attuare finalmente la diabolica OPERAZIONE PROCESSIONE (vedi post di novembre OPERAZIONE PROCESSIONE per tutti i dettagli del piano).
Dal canto mio, vi prometto che sarete lautamente ricompensati lunedì con le foto della nostra pubblica uscita. Non dimenticate che è Carnevale perciò saranno probabilmente DA VEDERE.
Non vi anticipo nulla, ma sappiate che come al solito i costumi di entrambi li ho scelti io … Tanto per darvi un’idea, quando ho comunicato da cosa ci saremmo mascherati ad un’amica, lei mi dato questa risposta colma di delicatezza: “Ah, beh, in parole povere, lui vestito di merda e tu da mignotta come al solito.”
Beh, io non l’avrei messa in questi termini, però …
Perciò, A TUTTE LE UNITà, al mio segnale scatenate l’OPERAZIONE PROCESSIONE!
E magari offritemi anche da bere se mi incontrate va’ …

giovedì 16 febbraio 2012

VIVO NEL TERRORE

Avere due genitori che stanno rimbambendo, ti getta veramente nel panico.
Forse avrete notato che ultimamente ogni tanto capita una giornata in cui non posti. Bene, mi sembra giusto farvi il quadro della situazione …
Dunque, la mommy domenica è uscita di casa, ha fatto più o meno un metro, è scivolata su un pezzo di ghiaccio del diametro di circa mezzo millimetro (probabilmente l’ultimo rimasto in tutta la città) e si è rotta il polso.
Oddio, non se l’è proprio rotto. Se l’è SBRICIOLATO.
Nel frattempo, il daddy ha pensato bene di farsi venire nelle ultime due settimane una serie infinita di coliche renali che lo portano a camminare sul soffitto, girare la testa di 360° e parlare lingue antiche ormai dimenticate.



 Quando si riprende non va granché meglio perché comincia ad aggirarsi per casa come uno zombie (solo che lui invece di dire “voglio mangiarti il cervello”, dice cose tipo “ci sono le bollette da pagare” e “possibile che non abbiamo un termometro in questa casa?!”) e a lamentarsi a tutto volume.
Ma questa è solo la punta dell’iceberg. L’ansia non finisce MAI. Vi basti sapere che l’altro giorno si sentiva un filo meglio e ha deciso di andare in macchina da mia nonna (che ormai era convinta che fosse morto o fuggito a Santo Domingo con un altro uomo sui sessanta). Buona idea, peccato che è uscito con gli occhiali per leggere. Considerato quanto è cecato, è ufficialmente un miracolo che non abbia fatto una strage. Per farvi capire, praticamente è come se fosse andato in giro BENDATO.
Ma si può andare avanti cosìììììììììììì?!

martedì 14 febbraio 2012

IL GIORNO DEGLI INNAMORATI (E DEI PIRLA)


Sarà banale, sarà già visto e già sentito, però, visto che a quanto pare ieri lo facevano persino i comodini, anche io voglio dire la mia su S. Valentino. Ecco.
Sfortunatamente, non posso ancora prendermela con Cervello che, abitando a Milano, si è salvato. Almeno fino a venerdì insomma.
In linea generale, ci sono DUE ovvietà che sento ripetere tutti gli anni e che mi fanno gonfiare la vena in fronte.
La prima è la sempreverde “beh, ma S. Valentino è solo una FESTA CONSUMISTA e PRIVA DI SIGNIFICATO”. Ma sentimi bene, anzitutto parli proprio tu?! Ma se negli ultimi dieci anni non ti sei perso un Halloween, che non è neanche una festa nostra. È americana, pezzo di idiota. E allora secondo te a Natale dovremmo tutti evitare di farci regali perché non è quello il senso, giustoooo?! Guarda, io te lo dico, se a dicembre ti becco in centro carico di pacchi come un cavallo da tiro ungherese, ti gonfio con rara violenza. E comunque, secondo me, sei solo un tantino pigro e SPILORCIO. Roba che le tue patetiche braccine diventano talmente corte a febbraio che da solo non riesci neanche a grattarti il naso. Ecco, l’ho detto.
La seconda è l’immortale “beh, ma che tristezza AMARSI SOLO UN GIORNO ALL’ANNO”. Eh già, perché noi poveracci che festeggiamo S. Valentino, siamo talmente rintronati che gli altri 364 giorni ci facciamo spaccare le sedie tra capo e collo in stile rissa nel saloon, però se poi il 14 febbraio ci regali i cioccolatini siam felici e torna tutto a posto. E poi, guarda, se proprio ci tieni, allora i fiori e il resto puoi fare che regalarli al tuo partner tutte le settimane, invece di defilarti a S. Valentino e in tutte le altre occasioni, che mi sa tanto che non si offende mica.
Gente così meriterebbe che quando arriva il loro compleanno, li guardi con aria svagata e dici:”Ah, ma era oggi? Scusa, è che io non credo nelle ricorrenze. Alla fine è un giorno come un altro, nooo?”. E poi ci si siede in poltrona con una ciotola di popcorn e ci si gode la faccia che fanno.

giovedì 9 febbraio 2012

IL COGLIONE DEL MESE



Breve ragionamento: Dementalist è indiscutibilmente una pippa di fidanzato, ma in giro si trova forse di meglio?
NO, perché  anche questo è un aspetto da valutare con cura.
E devo dire che quasi ogni volta che esco, poi torno a casa consapevole del fatto che Cervello è un rimbambito, però non è che gli altri stian molto meglio …
Potrei regalarvi numerosi aneddoti, ma oggi mi limiterò ad uno solo, risalente bello fresco a ieri sera.
Vi racconto giusto quest’ultimo perché, attenzione, signore e signori, abbiamo un vincitore. Ecco a voi … Il COGLIONE DEL MESE!
Bene, ieri sera mi sono recata ad un evento mondano. Come capita ogni tanto, qualcuno mi ferma per farmi i complimenti per il blog, che, come tutti sapete, parla principalmente del mio fidanzato. Questo è ciò che è riuscito a dirmi il coglione del mese:
“Ah, grandissima! Leggo SEMPRE il tuo blog, mi fa scassare! Ah, sei qui con le tue amiche? Ma allora finalmente sei TORNATA SINGLE, che notizia!!!”
Oh, ma ce la faiiiiiiii?!
Ascoltami bene, grande fan del mio blog, io non vorrei, credimi, ma il VAFFANCULO te lo sei proprio voluto fortemente …

IL LAVAGGIO DEL FEGATO


Spesso mi lamento del fatto che il mio romanticissimo fidanzato non mi faccia mai sorprese e che, più in generale, manchi di iniziativa.
Beh, a voler essere onesta, non è del tutto vero.
Ogni tanto anche a lui vengono in mente attività che possiamo fare insieme come coppia e che certamente rinsaldano il rapporto.
Per fare un esempio, una volta mi ha proposto di fare il lavaggio del fegato.
Il lavaggio del fegato consiste fondamentalmente in due giorni di orrore allo stato puro.
Si comincia col digiunare e si prosegue con l’ingerire una serie di robe disgustose, tra le quali spiccano due dita d’olio d’oliva e dei Sali strani che sanno di acqua di palude.
Dopodiché il resto del delizioso weekend programmato da Dementalist per noi si svolge perlopiù in bagno a cagare come se non ci fosse un domani.
Ma non finisce qui, perché a rendere il tutto ancora più perfetto, la regola vuole che si caghi in uno scolapasta al fine di poter poi anche AMMIRARE ciò che si è prodotto.
Ho solo una cosa da dire al riguardo: MAI Più. Non succederà MAI Più.
Quando mi sono permessa di fargli notare che con “facciamo qualcosa di romantico insieme”, mi riferivo magari ad una cena o ad un bagno nell’idromassaggio, lui, felice come una pasqua, mi fa:”Beh, io trovo che ascoltare i nostri calcoli biliari che cercano la via d’uscita sia molto romantico!”
Sì, guarda, un momento altissimo. Anzi, se siete un po’ in crisi col vostro partner ve lo consiglio proprio di cuore. Ma va’ va’ va’ …
Mannaggia la miseria …

martedì 7 febbraio 2012

IL SESSO SECONDO COSMOPOLITAN

Ci casco quasi tutti i mesi. Quasi TUTTI I MESI, passo davanti all’edicola e mi faccio fregare come una polla. Resisto tipo 5 minuti di orologio e poi cedo e lo faccio. Ok, ora lo dico, anche se è difficile ammetterlo … Ok, compro una rivista femminile.
Me ne pento puntualmente tutte le volte. La cosa più incredibile è che in OGNI numero di queste riviste ci sono articoli sul sesso. I titoli generalmente sono: “100 modi per farlo impazzire”, “Scopri le sue 25 zone erogene”, “80 nuove idee da provare in camera da letto”.
OTTANTA?!  Ma ottanta?! Ma ce la facciamo a metterle tutte in pratica in due o a un certo punto, tipo alla trentesima, devo chiamare rinforzi? Roba che devo farmi spuntare dieci braccia come la dea Kali … Sant’Iddio, ottanta son tante eh … L’ultima volta che ho controllato, scusate la raffinatezza, gli orifizi a mia disposizione eran sempre i soliti …
E poi ancora, VENTICINQUE zone erogene?! Ma stiamo parlando di un uomo o di un animale mitologico con due teste e quattro culi? Ma per avere 25 zone erogene mi sa che devi disporre di una superficie corporea di almeno 400 metri quadrati calpestabili. Praticamente un loft.
100 modi per farlo impazzire?! A me ne vengono in mente al massimo un numero che mi bastano le dita delle mani per contare. Sempre che “impazzire” non sia strettamente sessuale e allora puoi metterci dentro anche: rigargli la macchina, urlargli fortissimo nelle orecchie e pizzicargli con cattiveria la pelle del braccio. Che così impazzisce sicuro.
Leggere questi articoli mi manda sempre in forte crisi perché mi convinco di essere una pippa priva di idee originali.
Poi mi ricordo che non si è mai lamentato nessuno e butto Cosmopolitan nell’immondizia, dove deve stare.



lunedì 6 febbraio 2012

IL PESSIMISMO COSMICO

Una caratteristica della personalità di Dementalist di cui non vi ho ancora parlato è il PESSIMISMO COSMICO. Tale pessimismo viene a galla principalmente in viaggio.
Questa non è affatto una buona notizia perché noi facciamo sempre vacanze fai da te (o meglio fai da me, dato che l’organizzazione è tutta mia), il che ci porta ad avere una sequela infinita di imprevisti e disgrazie varie.
Anzitutto, con la scusa che lui non parla le lingue, Cervello non interviene MAI. I casini li devo costantemente risolvere io. Ciò mi porta a spararmi almeno una decina di supermegalitigoni per vacanza. Ora, dico io, va bene che non hai le competenze linguistiche per intervenire, ma visto che almeno il phisique du role ce l’hai, non potresti quantomeno piazzarti dietro di me a braccia incrociate e fissare il mio avversario con fare minaccioso?! Ma va’, neanche a parlarne … Anzi lui vaga nei dintorni facendo pure finta di non conoscere la matta che sta facendo un casino nella hall dell’albergo o al desk dell’aeroporto.
Non contento, quando faccio ritorno da lui ancora paonazza e con le vene del collo in rilievo, ha pure il buonsenso di dirmi cose tipo:”Io non capisco perché te la prendi tanto!”. Bellino lui … Ma magari me la prendo perché son le dieci di sera, fa un freddo cane e quel simpaticone del portiere dice che non ci da la stanza e possiamo anche andare a dormire in stazione per quello che gli frega?! O magari perché abbiamo speso 1500 euro di biglietto e adesso non ci fanno neanche sedere vicini e mi secca un attimo farmi 16 ore di volo seduta di fianco ad uno sconosciuto obeso che mi si addormenta sulla spalla?! Vedi tu, porta pazienza, ho un brutto carattere.
Detto ciò, il suo unico contributo è il famoso pessimismo cosmico citato poc’anzi. Lui al massimo mi si posiziona dietro e mi sussurra frasi incoraggianti tipo:”Eh, ma tanto lo perdiamo quest’aereo …” Ma porca di quella … Già mi sta venendo un infarto, ti pare il caso?!
Il meglio mi sa che l’ha dato in Thailandia. Saliamo su una barchetta che era l’unico mezzo per raggiungere l’isola dove dovevamo andare.  Cervello effettivamente non eccelle nel nuoto, però … Ditemi voi se questa è una conversazione normale tra due persone in allegra vacanza:
Lui:”Adesso la barca affonda”
Io:”A parte che non vedo perché debba affondare, intorno ce ne sono altre 20, ci salvano in 5 minuti”
Lui:”Eh già, e se la barca si rovescia e noi ci finiamo sotto?”
Io:”Eh va beh, usciamo da sotto e ci salvano”
Lui:” E ma se mentre ci finiamo sotto, la barca ci colpisce in testa e perdiamo i sensi?!”
E va beh, pazienza, se hai deciso che oggi dobbiam proprio morire, cosa vuoi che ti dica …
Roba che andare in vacanza con Foscolo e Leopardi ti ammazzi dal ridere in confronto.
Ora godetevi la FACCIA di Dementalist nel viaggio sulla barchetta che doveva ucciderci tutti  e ditemi se non ho taaanta pazienza …

venerdì 3 febbraio 2012

IL KOALA

Come forse ricorderete, l’estate scorsa Dementalist ed io ci siamo trascinati fino in Australia.
Là abbiamo avuto tra le altre cose l’opportunità di vedere da vicino gli animali tipici del luogo. Tra questi chiaramente c’era anche il KOALA.
Ora, a me il koala è sempre piaciuto tantissimo. Mi sapeva di batuffo morbidoso. Finché non ci ho avuto a che fare.
Allora, ciò che ho imparato sul nostro amico koala è che fondamentalmente è l’essere vivente più inutile del mondo.
Se non sta mangiando, sta dormendo e se non sta dormendo, sta mangiando.
Il koala si ciba solo di eucalipto che contiene sostanze stupefacenti. Per questa ragione, il koala è strafatto tutto il tempo. Ho visto coi miei occhi un koala cercare di afferrare senza successo una foglia di eucalipto a un centimetro dal suo naso e riaddormentarsi dopo un quarto d’ora di pietosi e infruttuosi tentativi.
Il koala non si sveglia praticamente mai. Neanche per cagare. Cioè, sì, avete capito bene, il koala riesce a cagare nel sonno. Sorvolando sul fatto che questa sua particolare abilità ha destato immensa stima da parte del mio furbissimo fidanzato, tenete presente che mentre ve ne andate in giro col naso all’insù nella speranza di vedere un koala appollaiato su un ramo, conviene che teniate la bocca chiusa perché potrebbe sempre piovervi una merdosorpresa in testa.
Fine, la vita del koala è questa. Non c’è altro.
Cerchiamo perciò di fare un ragionamento: il koala non ha nessuna utilità, le uniche attività che si spreca a svolgere sono mangiare, dormire e cagare e per il 99,9% della sua vita non capisce un cazzo e non si rende neanche conto di dov’è e cosa fa … Ergo … Il mio fidanzato è un KOALA.


giovedì 2 febbraio 2012

LA CONVIVENZA

Mi è capitato spesso che qualcuno mi guardasse con aria di sufficienza e mi dicesse la seguente incredibile e originale verità:”Aaaah, ma il rapporto si verifica con la convivenza. LA CONVIVENZA CAMBIA TUTTO”. Ma va’?!
E comunque è l’ultimo dei miei problemi, credetemi. Dopo 10 anni di convivenza col daddy, potrei serenamente vivere con Shrek.
Mio padre in casa non fa NIENTE. Ma niente niente. Tipo che neanche si mette il rotolo nuovo di carta igienica in bagno. Tipo che non è neanche in grado di mettere un piatto nel lavandino dopo averlo usato. Tipo che non sa neanche dove teniamo gli stracci e la scopa.
La verità è che è un impedito totale. Ad aggravare il tutto, metteteci pure che per circa vent’anni ha praticamente sempre vissuto in albergo per lavoro. Roba che ogni tanto ancora si distrae e osa lasciarmi i vestiti sporchi e le scarpe da lucidare fuori dalla porta di camera sua.
Ora, io le cose le faccio anche, ma che mi debba pure piacere, magari anche NO.
Perché il genio, ha pure il coraggio di pedinarmi mentre faccio i lavori di casa e dirmi che “li faccio di malagrazia”, che “si vede che non sono felice”. Ah ma perché devo essere pure felice di sbrinare il frigo?! Cosa devo fare, devo cantare come Biancaneve mentre sturo il water?!
Intanto a Biancaneve davano una mano tutti i graziosi animaletti del bosco. Io al massimo posso sperare che il cane non pisci di fianco al portaombrelli. E poi almeno i nani si levavano dai coglioni quando lei puliva, andavano in miniera, mica le stavano appollaiati sulla spalla a darle preziosi (e NON RICHIESTI) consigli su quanta cera dare al parquet.
Perciò, fidatevi,  è impossibile che la mia prossima convivenza sia peggio di questa. Nemmeno dovessi trovarmi a dividere casa con Yoghi e Bubu.