giovedì 19 gennaio 2012

RICOMINCIO DA CAPO

Esistono diversi film e libri dove il protagonista è condannato a rivivere per sempre la stessa giornata. Mi viene in mente per esempio “Ricomincio da capo”.
Ci pensavo proprio ieri … Pensavo a che sfiga sarebbe dover rivivere una giornata schifosa.
Tanto per cominciare, non provate nemmeno a chiedervi come mi vengano in mente certe cose perché ho rinunciato persino io a capirlo. Comunque, non mi riferisco ad una giornata veramente tragica, pensavo più ad uno di quei giorni mediamente sgradevoli in cui, al momento di andare a letto, pensi solo “bah, meno male che è finita va’”.
Proviamo per un attimo a pensare che mi tocchi ripetere in continuazione tutto ciò che ho fatto ieri.
Primo: otturazione carie dal dentista. Va premesso che io il mio dentista di norma lo minaccio appena metto piede in studio. Tendo a salutarlo con frasi tipo “Se mi fai male, ti gonfio come un pallone aerostatico”. Poi continuo anche mentre mi scava in bocca. Certo, l’effetto non è grandioso, dato che ovviamente non si capisce bene cosa dico, però io ci provo ugualmente. Ieri, dopo avermi trapanato un molare per una lieta ventina di minuti, doveva chiudermi il dente con l’ amalgama. Per farlo, ha usato una nuova tecnica che, per quanto ne ho capito io, consiste praticamente nel ficcarti in bocca un guanto per lavare i piatti e fissarlo con una trappola per topi che ti tiene mezza faccia. Carino. In quella fase ho potuto minacciarlo soltanto con gli occhi, ma fortunatamente lui dopo mi ha detto che mi facevo comunque capire benissimo.
Secondo: amena gita destinazione tintoria, trascinandomi dietro circa 2 tonnellate di vestiti del daddy. Tintoria chiusa per malattia.
Terzo: attenta preparazione di cuori di merluzzo in umido con pomodorini. Fame bestia. Faccio la figa e al posto del sale normale uso quello rosa dell’Himalaya in GRANI. I grani non si sciolgono. Alla prima forchettata me ne si rompe un sotto il dente con l’otturazione. Alla seconda mi accorgo che è decisamente immangiabile. Funerale dei cuori di merluzzo con sepoltura nel secchio dell’immondizia. Ispezione del frigo per cercare dell’altro. Frigo vuoto.
Ora, ditemi voi se questa è una giornata che vorreste vivere più di una volta.
Ah, dimenticavo … Ho pure pestato una merda. Ecco.

Nessun commento:

Posta un commento