martedì 17 gennaio 2012

IL PARAORECCHIE

Stamane cercavo un incipit particolare per dare il la al mio post e credo proprio di averlo trovato …
Miiiiiiiiii che fffreddo!!!
Eh?! O no?!
Va bene, lo so, questa frase è originale come la barzelletta di Pierino che va in bici senza mani. Però è vero.
Vorrei inoltre rassicurarvi: oggi non si parlerà del clima. Oggi vorrei uscire allo scoperto e confessare che effettivamente un difettuccio l’ho anch’io. Ma guardate, una cosetta da niente …
Sto venendo un pelo sorda. Con “un pelo sorda” intendo che se per combinazione qualcuno mi telefona a casa quando ho la televisione accesa, di solito si offende a morte perché non l’ho invitato alla megafesta nel mio salotto. Diciamo che normalmente devo tenere il volume tra 48 e 52. Fortunatamente nel mio palazzo son tutti over 80 e la cosa non sembra dar noia a nessuno. L’unico problema è che forse prima o poi tutte le televisioni del condominio si uniranno nel superare il muro del suono e faremo detonare un paio di isolati. Chi vivrà vedrà.
Ora, vi starete probabilmente chiedendo che centra il freddo con la mia leggerissima sordità. Centra, centra …
Perché quando fa molto freddo, mi fanno malissimo le orecchie. Ho dei sintomi tipo campagna di Russia. Va da sé che perciò cedo e me le copro. Da due anni mi sono munita di un paraorecchie di pelo che dopo un po’ sembra di aver due ferri da stiro appoggiati ai lati della testa. Fantastico, direte voi, peccato che quando indosso il suddetto paraorecchie, il rischio di morire in seguito ad una disgrazia si impenna incredibilmente.
Eh già, perché quei due simpatici tondi di pelo, mi scaldano sì le orecchie, però mi rendono COMPLETAMENTE sorda. Niente, non sento niente, neanche le sirene delle ambulanze. Ma niente niente. A Praga l’ho tenuto su 4 giorni e la parola che pronunciavo più spesso era: “Eeeeeh?!”
Perciò sappiate che se continua a far così freddo, o mi regalate un cane guida, oppure state col fiato sospeso. Che se un giorno non posto nulla, facile che si sia verificata una scena alla Final Destination, in cui io attraverso saltellante, salutando da lontano il verduriere con la manina, e di botto vengo asfaltata da un autocarro da 6 tonnellate.
Forse penserete che il gioco non valga la candela … Ma sapeste che teporino che tengono …

Nessun commento:

Posta un commento