venerdì 14 ottobre 2011

GALLINA VECCHIA FA VENIRE L'ANSIA



Questo mese il mondo mi ha sbattuto in faccia il fatto che sto stagionando.
Si sa che per la donna media stagionare non è sinonimo di acquisire valore aggiunto come un buon vino bensì significa che iniziano a sentirsi quei fastidiosi scricchiolii prima del patatrac finale … Il vino con il passar degli anni diventa più corposo, la donna, specialmente la tipologia mediterranea, al massimo diventa più corpulenta.
Il dramma è che la mia età mentale si è fermata irrimediabilmente ai sedici anni e malgrado sia ormai chiaro che invece il mio fisico è andato oltre, non riesco ad accettare di essere ormai alla soglia degli enta.
Ora ditemi voi se sono io ad essere paranoica o se effettivamente, in occasione del mio ventottesimo compleanno, le persone intorno a me hanno colto l’occasione per darmi della vecchia di merda.
Padre: biglietto d’auguri con su disegnata la famigerata sopracitata bottiglia di vino (per altro una bottiglia di quelle che compri al supermercato per 4e99, mica un  Cabernet Sauvignon dell’83).  Il testo recita “INVECCHIANDO migliori, continua così”. A parte il fatto che continuo così sì,grazie al cavolo, o così o mi tocca morire giovane come James Dean. E comunque INVECCHIANDO lo dici a tua sorella, chiaro?!
Madre: telefonata canonica che si verifica immancabilmente ogni anno in cui mi ricorda che a momenti la faccio fuori perché ero già talmente pigra che non mi son presa neanche il disturbo di girarmi dalla parte giusta per nascere. Telefonata che quest’anno si è conclusa con la seguente frase: “Va beh, ti dico solo buon compleanno perché alla NOSTRA età gli anni è meglio non star più a contarli!” Ma porca di quella … Non voglio stare  a guardare il pallino, ma tu ne hai sessantasei benedetta donna!
Fidanzato: testo del biglietto “Inizi a diventare VECCHIA tesoro, ma gallina VECCHIA per me diventa sempre più bella”. Che se c’è una cosa che mi fa incazzare ancora di più della parola “vecchia” ripetuta per ben DUE volte è il “per me”. Perché il “per me” implica che son mica bella davvero, che lo sono solo per lui che mi vede con gli occhi dell’ammmmmore. Senti, testina, non mi fare uscir dai gangheri sul serio, che sono ancora un bel bocconcino e se non la pianti subito faccio come in quella vecchia pubblicità, cioè “esco e vado col primo che incontro”. Solo che io faccio che andar coi primi DIECI, per sicurezza.
Ma perché non vi accomodate tutti insieme un attimo affanculo?

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