mercoledì 21 dicembre 2011

IN SALUTE E IN MALATTIA

Niente, son di nuovo malata.
Forse penserete sia normale … Fa freddissimo, c’è la cosiddetta influenza stagionale, siamo tutti un po’ bacillati.
Ecco, non è normale no. Io l’influenza la faccio tipo almeno una volta al mese, come la ceretta praticamente. I virus mi amano. Se ce n’è uno nel raggio di 5 km, sicuro che mi fiuta e mi corre incontro a braccia aperte. Io ai bacilli faccio venire gli occhi a cuore. L’incontro tra me e loro me l’immagino un po’ come quelle scene dei film dove i due si corrono incontro al rallentatore su un prato con in sottofondo la colonna sonora di Laguna Blu.
Non che Cervello debba stupirsi. Quando ci siamo conosciuti io ero ancora convalescente dal dengue (per chi avesse la fortuna di non saperlo, è una disgustosa febbre malarica), il che avrebbe già potuto fargli sospettare che non godo di una salute di ferro. Sorvolando tra l’altro sul fatto che mi sono ammalata meno di dieci giorni dopo il mio arrivo in Messico e che il dengue ha circa una settimana di incubazione, perciò probabilmente la zanzara che me l’ha trasmesso è venuta a prendermi direttamente all’aeroporto.
Va inoltre considerato che ho la coordinazione di un macaco sordocieco in preda ad una crisi epilettica. Nove volte su dieci, se mi muovo, mi fracasso.
Da quando ci conosciamo ho avuto il dengue, l’influenza suina (che oltretutto ho preso ad Ibiza, senza neanche aver fatto le porcherie con nessuno. Cioè l’ho felicemente contratta da qualche lurido che mi ha tossito in faccia. Sai che sballo) e almeno un centinaio di influenze classiche. Mi hanno tolto le tonsille e due denti del giudizio. Ho avuto un’infezione che mi ha fatto diventare il dito medio della mano sinistra una padella. Sono inciampata in un pilone di cemento sotto casa rompendomi il metacarpo e sono scivolata nella doccia fracassandomi un ginocchio. Ah e una volta sono pure svenuta dal tabaccaio mentre pagavo la bolletta del telefono di mia nonna. E non sono neanche lontanamente sicura di essermi ricordata tutto.
Perciò, che dire, spero solo che per il mio fidanzato, il concetto “in salute e in MALATTIA” sia molto, molto chiaro …

Nessun commento:

Posta un commento