lunedì 4 febbraio 2013

CONCORRENTE 2: IL CAMALEONTE





I giorni solitari del Concorrente 1 sono terminati. Da oggi dovrà vedersela col Concorrente 2.
Pensate che il meraviglioso Concorrente 2 è riuscito ad aggiudicarsi un posto nella durissima competizione di “VOTA L’IDIOTA!” senza nemmeno essere uscito una volta insieme a me.
Conosciuto in un locale, lo incontro praticamente tutti i venerdì sera. TUTTI i venerdì, si OFFENDE perché mi rifiuto di andare a casa sua alle 5 del mattino e sostiene che non mi parlerà mai più. Almeno fino al venerdì dopo. I casi son due: o sei incredibilmente tenace o hai la memoria di un pesce rosso.
 Oltretutto, abita dietro casa mia, ma in settimana non mi è ancora capitato di incrociarlo.
Soprannominato il Camaleonte perché …
Tutte le volte che mi incontra, esordisce con frasi tipo:
“Ti ho vista sabato pomeriggio. Avevi un piumino verde e un sacchetto bianco nella mano destra.”
“Carino il cappotto grigio che avevi mercoledì!”
“L’altra sera eri ai giardini col cane verso le 20.00, 20.15 vero?”
INQUIETANTE. Non solo perché non mi saluta. Più che altro, il punto è che io non lo vedo MAI. Ma MAI.
Ma ti travesti da cespuglio/cassonetto/semaforo/panchina?! Mi pare ormai ovvio che abbia delle notevoli doti nel campo del mimetismo.
E poi … Ma dato che mi vedi … Ma non puoi salutarmi come le persone normali?!
Va detto che forse si rende conto che è meglio così. Diciamo che la dialettica NON è uno dei suoi punti forti. Rientra a pieno nella categoria “Ti prego, piuttosto chiamami, ma non scrivermi MAI”. Eh sì, perché se parli, posso anche far finta che la linea sia disturbata e sperare di non aver sentito bene, ma se scrivi … Se scrivi, la prova dei tuoi problemini con l’italiano è proprio lì, innegabile.
Mi è capitato di rispondere cose a caso perché non c’era verso di capire cosa diamine avesse scritto. Esempio:
Lui:”Che fai stasera?” (e fin qua, tutto bene)
Io:”Esco, tu sei in giro?”
Lui:”No pupe in home”
Eeeeeeeeeeeeeeh?!
Mi sono limitata ad un classico:”Va beh, allora ci aggiorniamo”
Non vorrei però limitare le sue chance di vincere facendovi pensare che dal vivo se la cavi tanto meglio.
L’ultimo venerdì, lo incontro e sentite solo cosa è uscito da quella boccuccia di rose.
“Ti piace farti le strisce eh?!”
“Preeeeego?!”
“Ma sì, ti piace farti le righe! Dai, col naso!”
“Ma veramente anche no.”
“Ah, ma quindi hai gli occhi grandi di tuo?”
MA VOLEVA ESSERE UN COMPLIMENTO?!?!
Sai che c’è?! Cambia teleobiettivo. Così settimana prossima, da dietro il tuo cassonetto di fiducia, ti potrai accorgere che anche di pomeriggio ho gli stessi occhi.

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