Si sa che di
questi tempi avere un lavoro è una grossa fortuna. Però i miei colleghi
meritano senza dubbio di passare ai posteri.
Dovete sapere
che in ufficio siamo in sei. Io e cinque
bbbbestie. Sorvolando su dettagli quali la tavoletta del water perennemente
alzata e una sconfortante latitanza della carta igienica, lavorare con cinque
uomini è quantomeno curioso.
Il dramma si
fa ancora più tragico perché io questi geni del male li conosco da vent’anni. Ciò
significa che ormai la mia presenza non li spinge in alcun modo a regolarsi. In
NULLA.
Praticamente
passo le giornate in una sorta di spogliatoio maschile.
Ho sempre
avuto amici uomini perciò sono anche abbastanza allenata, però chiudetene
cinque in una stanza per una media di otto ore al giorno e poi mi fate sapere.
Ecco un
tipico stralcio di conversazione che ho avuto la fortuna di captare mentre
cercavo di lavorare:
“Ma tu,
gliel’hai mai toccato il culo a una tipa in discoteca?”
“Euuuuuuuuf,
hai voglia!”
“Ma io
intendo a una che non conosci!”
“Aaaaah ...Vabbè sì, un paio di volte mi è capitato!”
“Ma tipo di
striscio, facendo finta di niente o proprio una manata seria?!”
Un’altra
volta invece, si chiedevano se fosse migliore un culo che quando si abbronza
produce una lunetta bianca sotto la chiappa o uno che invece non lo fa.
Che Dio c’aiuti.
Ma non
finisce mica qui perché, ogni tanto, di animali ne arrivano anche da fuori. Amici
che per non saper né leggere né scrivere, quando non sanno che fare passano in
ufficio.
Provate voi
a tentare di scrivere una roba al computer con uno appeso alla spalla che ti
chiede insistentemente:”Oh, oh, oh … Mi fai” PISELLARE” una tua amica?! Eh?!
Eddai!” A parte il fatto che ho le stesse amiche da una vita e se negli ultimi
dieci anni nessuna te l’ha data un motivo magari ci sarà, MA TI PAREEEEEE?!
Basta pensare
che son talmente rilassati con me che a volte si distraggono e mi chiedono:” Tu
quella te la faresti?!” Ma guarda, non è male, ma mi sa che non è il mio
genere!
Però va
detto che son gentili … Un giorno ho fatto presente che essere sempre trattata come
uno dei ragazzi un minimo mi abbatteva. Mi è stato risposto:”Va beh, ma non
fraintendere, qui due colpi te li daremmo tutti volentieri! Vero ragazzi?!” Ah,
meno male!
Niente, se
non sono ancora diventata lesbica è già un miracolo …
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