Com’è andato
il mio compleanno?
Non basta la
faccia?
‘Na merda,
grazie.
Sorvoliamo
sul fatto che ogni anno sviluppo un’insana aspettativa per il giorno in
questione e che puntualmente rimango malissimo. Roba che mi sveglio contentona
come prima di partire per le vacanze e vado a letto meschina come la cogliona
che sono.
Allora, la
sera della festa mi son distratta un attimo e qualcuno si è bevuto la bottiglia
che avevo preso al tavolo. Tutta. Poi devo essermi distratta un momento ancora perché
mi han pure ciulato la giacca. Nuova.
Il giorno
dopo, per smaltire l’egregia incazzatura per il furto in questione, mi son
messa a mollo con il fichissimo bagnoschiuma che mi ha regalato mammina. Mi ha
fatto allergia. Ma non allergia tipo “un lieve prurito”, allergia tipo “peste
bubbonica”.
Riguardo le
richieste avanzate su facebook non è andata mica tanto bene.
Di giacca
non me n’è tornata manco mezza.
Nessuno si è
offerto di ripararmi il lavandino della cucina, che tra parentesi ormai si
ottura anche solo se gli respiri di fianco.
Niente
cucciolo di foca da mettere nell’acquario. Ma non fa nulla, ho spento il
filtraggio e sono fiduciosa che presto qualche forma di vita si manifesterà
spontaneamente.
Non solo
nessuno mi ha recapitato a casa 6 casse d’acqua per evitarmi un’ernia, ma si è
pure scassato l’ascensore perciò adesso, oltre che dal supermercato a casa, me
le trascino anche per 5 piani.
Detto ciò,
bisogna anche ammettere che un po’ dovevo aspettarmelo.
Perché se
coi tuoi amici ti capita di avere conversazioni tipo:
“Ma è stato
a quella tua festa di compleanno in cui ti sei rotta un braccio?”
“No, era a
quella in cui ho distrutto la macchina in autostrada”
Probabilmente
un problemino con questo giorno ce l’hai a monte. Ma io nel dubbio l’anno
prossimo mi sveglio di nuovo felice. Poteri dell’Alzheimer.