Inizia un
anno nuovo.
Tempo di
bilanci e buoni propositi.
Certo. Però,
prima di dedicarci alle riflessioni, c’è qualcosa di moooolto più importante su
cui concentrarsi in questo periodo: i SALDI.
Ora, io non
sono mai stata una creatura da saldi. È che me li dimentico, semplicemente. Tempo
che mi accorga che sono cominciati, nei negozi trovi ormai solo balle di fieno
che rotolano e calzini spaiati.
Questa settimana
però uno dei miei negozi preferiti mi ha segnalato la cosa in anticipo.
Non ho
potuto resistere. Sì, sono una donna media. Sì, mi guardo e mi faccio pena. No,
non ho potuto evitare.
Perché le
parole che qualunque donna media come me vuole sentire non sono “Mi vuoi
sposare?”, come il maschio medio ingenuamente ancora crede, bensì “TUTTO A 15
EURO”.
Evidentemente
però per queste cose bisogna essere allenate.
Io ero
completamente impreparata.
Il negozio
apriva alle 10.30 perciò mi sono tranquillamente presentata alle 10.25.
Primo GROSSO
errore. C’era già una coda che neanche al controllo passaporti a Malpensa il 24
dicembre. Di fare la furba neanche a parlarne. Che le occhiate delle femmine in
coda comunicavano solo che bastava un attimo per rispolverare l’antica arte
della LAPIDAZIONE.
Le porte si
aprono. Un centinaio di femmine tornate allo stato brado compresse in 20 metri
quadrati. Pensa, ho potuto farmi un’idea di come deve essere l’inferno senza
neanche disturbarmi ad andare in coma.
E poi è
successo.
L’ossigeno
ha smesso di arrivarmi al cervello.
Ero solo
BRACCIA. E qua vado forte. All’ultimo matrimonio, ho arraffato il bouquet
entrando in gomitata sui denti della testimone per puro spirito agonistico. Credo
che la sposa abbia pianto perché era la sua migliore amica, ma non ne sono
sicura perché ero troppo occupata ad esultare e bullarmi della cosa.
Ora capisco
come sia possibile che qualcuno muoia calpestato durante i saldi.
Ero talmente
trasfigurata che l’ho poi scoperto a casa cosa avevo comprato.
A proposito,
qualcuno vuole mica un maglione arancione fluorescente?
Solo 15
euro!
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