mercoledì 12 dicembre 2012

LIVE DAL MESSICO


Come molti di voi avranno già capito, al momento sono in vacanza in Messico. Precisamente a Playa del Carmen.
In questo posto c’ero già stata più volte, ci ho addirittura lavorato qualche mese.
Se non siete mai stati qui, tento di spiegarvi di cosa si tratta.
Praticamente un calderone di scoppiati provenienti da tutte le parti del mondo. Ci sono i turisti americani, rigorosamente muniti di camicia hawaiana (non si sa poi perché, dato che siamo in Messico e non a Honolulu, dove per altro i locali ne avranno comunque le palle piene di vedere ‘ste camicie orrende) e alle cinque di pomeriggio son già ubriachi, ci sono i messicani, c’è una buona percentuale di argentini e di italiani.
La new entry di quest’anno sono i canadesi. O meglio, i canadesi over 60. A quanto pare adesso per loro va di moda venire a svernare qua. Nel mio condominio ce ne sono otto.
A parte il fatto che anche tra di loro non sempre socializzano perché di base i canadesi della parte francese non parlano con quelli della parte inglese e viceversa, io qui ho trovato una bella manica di soggetti.
Il mio preferito però è Albert. Albert vive qua da un paio di mesi e penso sia uscito di casa al massimo 3 volte. Lui vive sul balcone. Non importa a che ora rientri, lui è lì. Albert qui è la mia unica certezza.




(Vogliate per altro notare il posacenere di fianco a lui, tra poco capirete perché)

 A quanto pare sta scrivendo il quarto libro su come far durare le relazioni di coppia, che considerato il fatto che ha divorziato 2 volte e che non è che ci sia questo gran viavai di femmine in casa sua fa un po’ specie.
Con la scusa che è allergico al glutine o a non so che e che perciò non può bere birra, si ammazza di tequila dalla mattina alla sera. Tutte le sere mi dice che domani smette di fumare perché la nicotina gli succhia l’entusiasmo e poi la mattina lo becco con 3 pacchetti di sigarette sul tavolino.
Di base è anche simpatico il buon Albert, tranne quando torni alle 6 di mattina e lui ti attacca la pippa sulla ex fidanzata o sullo scambio di energia tra esseri umani. Va anche detto che lo fa in un linguaggio tutto suo perché quando il concetto non gli esce bene in spagnolo parte col francese. In più, ogni tanto si interrompe a metà di una frase e va in catalessi una decina di minuti, probabilmente cercando di schiarirsi le idee. Stancante alle volte, credetemi.
Io ormai ho sviluppato una tecnica: quando mi rompo le palle, mi alzo e me ne vado senza dire una parola.
 Va detto a suo favore che non se la prende.
Se gradite altri ritratti di soggetti più unici che rari, non perdetevi la prossima puntata.
Io adesso devo andare. 
Qui è mattina e oggi non ho ancora controllato se Albert ha smesso di fumare.

3 commenti:

  1. potresti diventare la sua terza moglie se continui così...

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  2. Sarebbe un onore ... Se non altro a casa nostra non mancherebbe mai la tequila!

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  3. e nemmeno la puzza di fumo (sempre che di nicotina si tratti)

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