Ho effettuato
uno studio sui campioni a mia disposizione (il daddy e Dementalist) e sono
giunta alla conclusione, le lettrici mi correggeranno se sbaglio, che gli
uomini hanno delle tempistiche di azione tutte loro.
Ciò che sto
cercando di dire è che l’uomo medio, esigue eccezioni a parte, anche se sa che
c’è una cosa da fare riesce a metterci millenni per passare dal pensiero all’azione.
Per esempio, mio padre le gomme da neve le ha tolte LA SETTIMANA SCORSA.
Cervello è
ancora peggio. Generalmente, mi rassegno e tutto quello che posso fare al posto
suo lo faccio io. Ci sono però purtroppo alcune cose che può fare solo di
persona e qui casca l’asino (in tutti i sensi).
L’unica cosa
che posso fare in questi casi è non arrendermi e continuare a ricordarglielo
fino allo svenimento. Ora, secondo la mia personale esperienza, è necessario
ripetere il concetto almeno un fantastilione di volte prima che questo riesca a
superare la spessissima corteccia cerebrale del cervello di Cervello e giungere
al microscopico nocciolo funzionante del suddetto organo vitale. Il processo
richiede da un minimo di 3 mesi ad un massimo di tempo illimitato. Di norma
poi, mi tocca iniziare a minacciarlo pesantemente.
Per dirne
una, il passaporto. Due anni fa Dementalist è stato trattenuto all’ufficio
immigrazione dell’aeroporto di Cuba per mezz’ora buona. Purtroppo non mi han
permesso di entrare e, non capendo lui una sillaba di spagnolo, fu impossibile
capire il perché. Ma quando l’anno scorso l’hanno quasi arrestato all’aeroporto
di Melbourne, c’ero anch’io e sono finalmente riuscita a farmi spiegare come
mai ogni volta che andiamo in vacanza il mio fidanzato rischia il carcere.
È venuto fuori che il numero di passaporto di Cervello scritto
in alto a destra non corrisponde a quello scritto in basso a sinistra. In parole
povere, il mio tragico fidanzato gira allegramente per il mondo con un
passaporto che sembra FALSO.
A settembre
2011, vale a dire appena tornati dall’Australia, ho iniziato a fargli presente
che forse, ma forse, sarebbe il caso di rifarlo. Mi sono anche permessa di
sottolineare che nel mese di settembre di solito lavora meno ore e avrebbe
perciò avuto più tempo per andare in questura. Chiaramente, non è servito a
niente.
Da febbraio
2012 ho invece cominciato a introdurre il concetto che non conviene aspettare i
mesi estivi per rifare il passaporto, perché si sa che poi c’è un sacco di
gente che deve fare la stessa cosa e non è detto che te lo rilascino in tempo. Zero.
Ad aprile mi
sono fatta beccare più volte attaccata al computer a cercare i voli per quest’estate,
ma si sa che i messaggi subliminali con gli uomini non funzionano minimamente.
A maggio l’ho
minacciato di andare in vacanza da sola. E nel caso pensasse di seguirmi
ugualmente col suo vecchio passaporto da narcotrafficante, gli ho comunicato
che l’avrei abbandonato nel paese dove l’avrebbero quasi sicuramente fermato
senza alcuna pietà e senza voltarmi indietro.
Et voilà,
dopo soli 9 mesi, questa settimana Dementalist si è recato in questura.
NOVE MESI,
no dico, NOVE MESI. E poi una non deve pensare che questa sia una creatura
inferiore, un essere rimasto indietro nel processo evolutivo …
E sarò pure
cattiva, ma Darwin mi è apparso in sogno durante questi lunghi mesi ed è dalla
mia parte.