Eccoci qua.
Perdonate la
prolungata attesa, ma settimana scorsa sono stata impegnata in una missione
importantissima di cui non mancherò di parlare nei prossimi post.
Una cosa che
forse non sapete (ma potreste aver intuito) è che io non ho le mezze misure. In
NIENTE.
Le cose o
non le faccio o le faccio in maniera MANIACALE.
Da febbraio-
marzo per esempio, mi è venuto il trip della palestra. Nel mio caso, da brava
ossessivo-compulsiva, “trip della palestra” ovviamente significa che ci vado
TUTTI I GIORNI.
Vale perciò
la pena prendersi un momento per analizzare la fauna che popola tale luogo. Anche
se è un argomento trito e ritrito, mi sa tanto che MENEFREGO e lo faccio lo
stesso.
Che la
palestra sia un luogo ricco di molliconi già si sa, però ognuno ha il suo modo
per farsi notare:
-
Il
COMPETITIVO: questo soggetto è colui che trova la sua maggiore soddisfazione
nel far meglio di te. Colui che se sta nel tapis roulant di fianco al tuo,
sbircia cosa stai facendo e si regola di conseguenza. Se tu quel giorno ti
senti particolarmente in forma e metti, diciamo, pendenza 10, vai pur tranquillo
che lui la aumenta talmente tanto che alla fine è praticamente IN CORDATA. Se tu
corri, lui VOLA.
Se ti viene un infarto, rido.
-
Il
PAVONE: variante del competitivo. La differenza è che lui non vuole fare meglio
di te, fa il SUO MEGLIO. Generalmente il suo habitat è la sala pesi. Se nota
una femmina nelle zone circostanti, potrete notare che le dimensioni dei pesi
che solleva diventano immediatamente più grandi. Vien quasi voglia di
sorridergli per vedere fino a che punto.
Se ti scoppia la vena in fronte, come sopra.
-
Il
SERVIZIEVOLE: non importa cosa tu stia facendo, il suo approccio è sempre lo
stesso. Il classico tra i classici: “Hai bisogno?”
Sì, per esempio avrei bisogno di più luce. Datti fuoco.
-
Il
CORRETTORE: irritante FORTE. Tu sei lì che fai un esercizio, non importa quale.
Lui ti annusa da kilometri di distanza e ti punta come un’aquila calva del nord
America. Come il servizievole, anche lui ha la sua frase standard. La sua è:”Lo
stai facendo nel modo sbagliato!”
Inutile dire che per spiegarti come si fa per benino, ti deve
TOCCARE.
Ti mozzo una mano. Poi lo faccio giusto, così ne è valsa la
pena.
-
L’ESIBIZIONISTA:
eccolo qua, bbbbello come il sole con i suoi calzoncini superaderenti di due
taglie in meno.
Almeno imbottiscili imbecille. Hai una ghianda.
-
QUELLO
CHE NON TI CAGA: eh già, perché state pur sicuri che se in questo oceano di
morti di figa ce n’è UNO che t’ispira un minimo, è senza dubbio l’UNICO che non
ti calcola minimamente.
Che se per caso ti schianti di faccia dal tapis roulant e ti
alzi una maschera di sangue nemmeno se ne accorge.
È la legge.
O è gay. (Questa versione mi piace di più)
Meno male che io il fidanzato in palestra non lo cerco più. Ho
già dato.
Grazie.
Ciao Marta, volevo solo salutarti, dirti che il tuo blog è molto spiritoso e che sei una ragazza simpaticissima.....!
RispondiEliminaCristina (moglie di Marco Saya)
PS:Spero di rivederti alla prossima fiera del libro o in altre occasioni
Grazie Cristina!
EliminaChe piacere incontrarvi, anche io mi auguro di rivedervi.
Nel frattempo vi abbraccio.
P.S. Alla fine il corriere mi ha telefonato alle 14 per dirmi che era arrivato in fiera. Vi lascio immaginare quale sia stata la mia risposta a lui e al Professore.
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