Guardate che
io mi rendo conto.
Vale a dire,
malgrado il fatto che tutti i tarati che capitano sulla mia strada farebbero sentire perfettamente normale anche Hannibal
Lecter (che per altro, a parte l’opinabile passione per la carne umana, sarebbe
probabilmente una personcina piacevolissima), io ogni tanto mi interrogo
comunque anche sulla mia di normalità.
Sopporto più
nessuno.
E però
voglio che sappiate che, consapevole di non poter andare in giro con la faccia
che generalmente mi viene da fare di fronte a quasi tutte le creature viventi,
io MI SFORZO.
Ma davvero.
Persino i
miei amici ogni tanto (specialmente quando sono particolarmente, diciamo, “in
vena”) mi rifilano il classico: “Eh, ma puoi mica far così!”.
E LO SO. Lo so
che l’eccidio di massa non è un hobby sano. Lo so.
E infatti,
come dicevo, mi sforzo.
Giuro.
Alle volte,
scusate, ma sono persino fiera di me. Arrivo a casa e mi do una pacca sulla
spalla da sola. Brava, oggi sei stata proprio BRAVA.
Oggi però mi
è arrivata una cosetta che mi fa sospettare che forse forse non sono poi così
brava …
Trattasi di
una foto della cena del liceo a cui ho partecipato lunedì sera. E io che ero
sicura di aver mostrato un adeguato livello di entusiasmo.
Parrebbe di
no. Parrebbe che abbia inghiottito per sbaglio del detersivo per i pavimenti.
Che stia sorridendo pensando a quando li avrò tutti nella cantina di casa mia.
Ho letto da
qualche parte che il sociopatico non è capace di provare emozioni umane. Sì,
però è assolutamente in grado di fingerle, sembrando del tutto normale.
E allora mi
sa che devo ancora un po’ aggiustare il tiro.